il momento più bianco

invento fantascientifici copioni
li annuso come una cinica Barbarella
curiosamente con d i s t a c c o
li immagino
perdersi in una pellicola satura
lambire il ghiaccio
di questa stanza perfetta in cui mi sono reclusa
e dove perfettamente sto
a osservare incredula l'agitarsi
di un deciso minuscolo inizio di primavera

ouverture/ in ritardo

mi avesse stupito il tempo
saltando qualche passaggio particolarmente denso
non si fosse dilatato a soffermarmi
sull'impossibile delirio del contenere
ogni invadente dettaglio
l'avrei vista quella tomba di terra 
in cui mi dipanavi al contrario

ouverture/1

aspettare, cosa?
che i giorni si vestano da bastoncini di zucchero
la lingua cede
alla frenesia dell'avere gambe di
libellula dici -ferma, stai ferma
confesso -io non so cosa sia
questo fermarsi che richiedi
vigile setaccio alla schiuma delle mie paure


scelgo di rarefarmi
oltrepassare, di grazia, senza soste