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in tempesta

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sabato 10 marzo 2012

il momento più bianco

invento fantascientifici copioni
li annuso come una cinica Barbarella
curiosamente con d i s t a c c o
li immagino
perdersi in una pellicola satura
lambire il ghiaccio
di questa stanza perfetta in cui mi sono reclusa
e dove perfettamente sto
a osservare incredula l'agitarsi
di un deciso minuscolo inizio di primavera

martedì 7 febbraio 2012

ouverture/ in ritardo

mi avesse stupito il tempo
saltando qualche passaggio particolarmente denso
non si fosse dilatato a soffermarmi
sull'impossibile delirio del contenere
ogni invadente dettaglio
l'avrei vista quella tomba di terra 
in cui mi dipanavi al contrario

venerdì 27 gennaio 2012

ouverture/1

aspettare, cosa?
che i giorni si vestano da bastoncini di zucchero
la lingua cede
alla frenesia dell'avere gambe di
libellula dici -ferma, stai ferma
confesso -io non so cosa sia
questo fermarsi che richiedi
vigile setaccio alla schiuma delle mie paure


scelgo di rarefarmi
oltrepassare, di grazia, senza soste

mercoledì 24 agosto 2011

all'ombra dell'estate/1

ti sfilo dal corpo
i bicchieri in fila pronti per l'esecuzione
avanzo con la calma del lago
senza guardare senza
guardarti
delle vite che ho raccolto
mi rimane bacca amara, la tua
inesplosa

domenica 24 luglio 2011

infondere debutto al desiderio delle parole
raccogliersi al bordo
intrecciare di verde le ombre
socchiudere lo sguardo quel tanto d'obliquo che serve
(a penetrarti meglio, senza che te ne accorga)

venerdì 22 luglio 2011

ti riguardo da vicino
un punto impreciso fra il costato e l'orizzonte
io lascio correre
(anche me, gioco a disperdermi)


mercoledì 6 luglio 2011

Interno n.2

Hai mangiato?
Ho divorato ogni emozione. Fino all'ultimo sussulto.
Hai fame?
Solo di cose che non si possono sussurrare se non al gelsomino, in soffio, di notte.
Valentina, quando comincerai a chiamare le cose col loro nome?
La tua mente era la mia casa, nominavo l'impossibile al riparo della tua voce


mi hai lasciato sola a fronteggiare l'invadenza del corpo
mi hai lasciato sola ad aprire l'imene del mondo


Non me ne sono mai andata dal sangue, lo sai.
Lo so. Sono trascorsi solo otto anni del resto.