pensare a
quell'immaginaria tazza di te
le rare volte in cui non servono le parole
inadempienze in punta di lingua
solitudini nutrite dall'ossessione del fare
ricordarsi che -come la menta-
si può germogliare senza sosta senza
ragione
anelando la prossima pioggia
ad ogni cerchio perfetto del cucchiaio
sabato 4 giugno 2011
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6 commenti:
appunto, le parole servono quando si dimentica che si può germogliare senza una ragione.
aspettiamo che piova
allora
*
mi piace la menta, il suo aspetto al di la degli aspetti, la pioggia invece mi piace meno, tutto sommato pioggia e menta è un buon miscelarsi di parole e immagini
ha piovuto così forte che sono naufragata ;)
gio
sì, tutto sommato, una pioggia di menta è quel che serve a perdersi e ritrovarsi
caos*
ho un'ultima sigaretta asciutta, a mezzi? ;)
now.
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